La favola de’ tre gobbi, Londra, Woodfall, 1761 (I tre gobbi rivali)

 ATTO II
 
 SCENA PRIMA
 
 Giardino in casa di madama Vezzosa.
 
 Il marchese PARPAGNACCO da una parte ed il conte BELLAVITA dall’altra, poi madama VEZZOSA
 
 PARPAGNACCO
 
    Corpo di Bacco!
 Son Parpagnacco.
 
 BELLAVITA
 
 Femmina ardita!
 Son Bellavita.
 
 A DUE
 
350Le mie vendette
 teco vo’ far.
 Ecco il rivale, lo voglio sfidar.
 
 BELLAVITA
 
    Ponete mano.
 
 PARPAGNACCO
 
 Fuori la spada.
 
 A DUE
 
355Brutto villano, ti voglio scannar.
 
    Alto, ferma, tira, vieni.
 Oh che poltrone!
 Non sa tirar.
 
 MADAMA
 Fermi, fermi. Che cosa fate mai?
 BELLAVITA
360Largo, madama.
 PARPAGNACCO
                                 Largo; o saran guai.
 MADAMA
 Fermi.
 BELLAVITA
                Largo vi dico. Or or sei morto.
 PARPAGNACCO
 Para quest stoccata che ti porto.
 MADAMA
 Ohimè! Mi sento male.
 Mi tremano le gambe.
365Il cuor fa tapatà.
 Aiuto per pietà! Qualche ristoro...
 Ah, poveretta me! Già manco e moro. (Le spade cadono di mano a Bellavita ed a Parpagnacco, tra le braccia de’ quali madama sviene, che poi è posta a sedere sopra un sedile erboso)
 BELLAVITA
 Madama.
 PARPAGNACCO
                     Mia Vezzosa.
 BELLAVITA
 Questa è una brutta cosa.
 PARPAGNACCO
370Il polso più non batte.
 BELLAVITA
 Ha il naso freddo freddo. Poverina!
 Tiburzio.
 PARPAGNACCO
                    Gasperon. (Bellavita e Parpagnacco smaniano per la scena)
 BELLAVITA
                                         Ehi, Corallina,
 PARPAGNACCO
 Acquavite.
 BELLAVITA
                       Rosolio.
 PARPAGNACCO
 Sans pareille.
 BELLAVITA
                            Melissa.
 PARPAGNACCO
375Acqua della regina.
 BELLAVITA
 Spirito di cannella soprafina. (Parte)
 MADAMA
 Ah, caro Parpagnacco,
 io non ho male alcun.
 PARPAGNACCO
                                          Come! Da vero?
 MADAMA
 Finsi per terminare lo scompiglio
380e per torvi, mio ben, da tal periglio.
 PARPAGNACCO
 Ma...
 MADAMA
             Viene Bellavita.
 Partite e ritornate.
 E che v’amo da ver non vi scordate.
 Seguiterò con lui la mia finzione.
 PARPAGNACCO
385Di quel core alla fin sono il padrone. (Parte. Bellavita viene smaniando; ma vedendola sana, resta sorpreso)
 BELLAVITA
 Oh che caso fatale!
 Ma bisogno non c’è più di speziale.
 Madama.
 MADAMA
                     Mio contin.
 BELLAVITA
                                            Siete guarita?
 MADAMA
 Ho finto per salvare a voi la vita.
390Voi siete... sì... Ma torna Parpagnacco.
 Secondatemi voi. Già lo corbello.
 Amo voi solamente.
 BELLAVITA
                                       Oh, viso bello!
 Ma dite poi da vero?
 MADAMA
                                         Una bugia
 non so come si dica.
 BELLAVITA
                                       Uh, gioia mia! (Nel tempo del ritornello sopragiunge Parpagnacco)
 MADAMA
 
395   Amici, soccorso,
 andate, cercate,
 correte, portate,
 mi sento morir. (Bellavita parte)
 
    Ridiamo, marchese,
400ah, ah, ah, ah, ah, ah.
 La burla va bene,
 mio dolce tesoro...
 Partite che viene.
 Aita, soccorso. (Bellavita ritorna)
405Mi sento morir.
 
    Chi m’aita in carità?
 Acqua, acqua per pietà. (Parpagnacco parte)
 Oh che sciocco, scimunito!
 Bellavita, mio gradito,
410vieni, o caro, a questo sen. (Bellavita parte)
 
    Donzellette innamorate,
 di questa arte approfittate
 se volete assai goder.
 
 SCENA II
 
 BELLAVITA da una parte e PARPAGNACCO dall’altra, riguardandosi bruscamente, poi MACACCO
 
 BELLAVITA
 Madama non è qui?
 PARPAGNACCO
                                        Dov’è madama?
 BELLAVITA
415Che pretendete voi?
 PARPAGNACCO
                                        Chi vi ci chiama?
 BELLAVITA
 Io vengo per Vezzosa.
 PARPAGNACCO
 Ed io qua sono per la stessa cosa.
 BELLAVITA
 Mi consolo; ma orsù, signor marchese,
 non è buon più per voi questo paese.
 PARPAGNACCO
420Mi rallegro; ma via, signor contino,
 nettatevi, vi prego, il bel bocchino.
 Ama me sol.
 BELLAVITA
                          Vi burla e me lo ha detto
 quando seco restai da solo a sola.
 PARPAGNACCO
 Voi ne avete mentito per la gola.
 BELLAVITA
425Alò, presto, le spade raccattiamo.
 PARPAGNACCO
 Eccomi e gridarete aiuto invano. (Raccolgono le spade e si battono)
 MACACCO
 Co... co... co... cosa fate?
 PARPAGNACCO
 Lasciatelo ammazzar.
 BELLAVITA
                                          Non mi tenete.
 MACACCO
 Ama... ma... ma... ma... ma... ma...
430ma... mazzatevi pur quanto volete.
 PARPAGNACCO
 Ma tu sei pur rivale.
 BELLAVITA
 Tu pur Vezzosa adori.
 PARPAGNACCO, BELLAVITA
 Voglio cavarti il cor; cedila o mori.
 MACACCO
 No no, ca... ca... cari fratelli,
435ve la ce... ce... ce... cedo.
 Non voglio andar per quelle luci belle
 a farmi bu... bu... bu... bucar la pelle.
 BELLAVITA
 Ehi, tiratevi in qua.
 Ditemi in confidenza,
440siete voi di Vezzosa innamorato?
 MACACCO
 Io sono e non so... sono;
 ma io son buo... buono, non ho gelosia
 e ho gusto d’ama... amare in compagnia.
 PARPAGNACCO
 Eh ehm, signor barone,
445una parola in grazia.
 MACACCO
                                        Ve... ve... vengo.
 PARPAGNACCO
 Amate veramente
 voi pure la Vezzosa?
 MACACCO
 Vi dirò una co... cosa,
 l’amo anch’i... ch’i... ch’i... ch’io;
450ma di voi non mi prendo soggezzione;
 io sono un buon co... co... co... compagnone.
 BELLAVITA
 Venite qua, sentite;
 di voi poco m’importa;
 mi basta che colui vada in malora.
 MACACCO
455Lascia... scia... scia... sciate
 fa... fa... fa... fare a me.
 PARPAGNACCO
                                            Caro Macacco,
 non ho finito ancor.
 MACACCO
                                       La la la va lunga.
 PARPAGNACCO
 Io di voi son contento;
 non vorrei che colui venisse qui.
 MACACCO
460Sì sì sì sì sì sì sì.
 BELLAVITA
 Un poco di creanza, padron mio,
 voglio parlare anche io.
 PARPAGNACCO
 Questa azione non è da cavaliero.
 MACACCO
 Ma mi mi son venuti
465in cu... cu... cu... cupola da vero.
 PARPAGNACCO
 
    Vi prego di core
 a farmi un favore;
 Parlate a madama,
 pregate per me.
 
470   Eh bene, che c’è?
 Che bella creanza!
 Sentite, direte
 che io l’amo e l’adoro,
 ch’ella è il mio tesoro,
475che andarle vorrei
 a far riverenza.
 Ma che impertinenza!
 Tiratevi in là.
 M’avete capito?
480V’aspetto poi qua.
 
    Potrete anche dirle
 la gran differenza
 che passa, che v’è
 fra quello e fra me.
485Io son tutta grazia,
 di lui malagrazia
 maggior non si dà.
 
 SCENA III
 
 MACACCO e BELLAVITA
 
 MACACCO
 Su... su... subito vado.
 BELLAVITA
 Sentite ancora me.
 MACACCO
                                     Non po... po... posso.
 BELLAVITA
490Un galantuom s’ascolta.
 MACACCO
 Par... par... par... parlerete un’altra volta.
 BELLAVITA
 Una sola parola e poi n’andate.
 MACACCO
 V’ho inte... te... teso senza che parlate.
 
    V’ho ca... ca... ca... ca... capito,
495pa... pa... pa... pa... parlerò.
 Voi sarete se... servito,
 il mezzan vi vi farò.
 
    Son di buon co... co... co... core,
 l’accialin vi batterò.
 
 SCENA IV
 
 BELLAVITA
 
 BELLAVITA
500Corpo del più gran diavolo!
 Sono io forse il burlato?
 È forse Parpagnacco il fortunato?
 Ah! Se arrivo a scoprir la verità,
 un vero precipizio arriverà.
505Son Bellavita; e voglio del rivale
 fare un vero macello
 e la pelle forar come un crivello.
 
    Se lo trovo, oh che fracasso!
 Lo vo’ mettere a sbaraglio.
510Zif di punta, zaf di taglio,
 zaf le orecchie e il naso abbasso
 ed in pezzi lo vo’ far.
 
    E se fosse ancor con cento,
 non avrò di lui timore;
515noi siam tre: io, sdegno e amore;
 come posso paventar?
 
 SCENA V
 
 Sala.
 
 PARPAGNACCO, poi BELLAVITA e dopo madama VEZZOSA vestita in maschera alla veneziana
 
 PARPAGNACCO
 E viva Parpagnacco. Alfine io spero
 che Vezzosa sarà tutta per me,
 che felice sarò fra tutti tre.
520E viva un’altra volta. Oh che diletto!
 Sento che il cor mi va tutto in brodetto.
 Ecco il conte rival ma disgraziato.
 BELLAVITA
 A tempo per appunto v’ho trovato.
 PARPAGNACCO
 Che cercate da me?
 BELLAVITA
                                       Vo’ che cediate
525Vezzosa all’amor mio.
 PARPAGNACCO
                                          Voi vi sbagliate;
 la vo’ tutta pr me.
 BELLAVITA
                                   Siete uno sciocco.
 PARPAGNACCO
 E voi, signor, parete un bell’allocco.
 Bel conte!
 BELLAVITA
                      Bel marchese!
 PARPAGNACCO
 Fatto all’indiana!
 BELLAVITA
                                  Fatto alla cinese!
 PARPAGNACCO
530Corpo de...
 BELLAVITA
                       Sangue de...
 PARPAGNACCO
 Non ho paura affé.
 BELLAVITA
 Cento ne voglio avere come te.
 MADAMA
 Olà, olà, fermeve;
 cossa diavolo feu?
535Dixé, cossa gh’aveu?
 Se ve dixé più robba,
 la stizza ve farà crescer la gobba.
 PARPAGNACCO
 Veneziana gentil, chi siete voi?
 BELLAVITA
 Cercate voi di me?
 MADAMA
540Domando tutti do. Son vegnua qua
 per parte de madama mia parona
 a farve reverenza
 e a dirve do parole in confidenza.
 PARPAGNACCO
 Dite, dite.
 BELLAVITA
                      Parlate.
 PARPAGNACCO
545V’ascolto con diletto.
 BELLAVITA
 Mi balza il cor per allegria nel petto.
 MADAMA
 La sa che tutti do sé inamorai,
 per ela spasemai.
 Anca ela la ve dixe
550che sié le so raixe;
 la ve vol tutti do per so morosi
 ma ghe despiase assae che sié zelosi.
 Savé che zelosia
 dal mondo xe bandia;
555no la se usa più. Nualtre donne
 savé che la volemo a nostro modo;
 chi ne sa segondar
 qualcossa puol sperar;
 ma chi troppo pretende e xe ustinà
560lo mandemo ben ben de là da Stra.
 Donca penseghe ben;
 o amarla in compagnia, se la ve preme,
 o andeve a far squartar tutti do insieme.
 PARPAGNACCO
 (Il dilemma va stretto).
 BELLAVITA
565(Non v’è la via di mezzo).
 PARPAGNACCO
 (O star cheto o lasciarla).
 BELLAVITA
 (O soffrire un compagno o non amarla).
 MADAMA
 (Son due pazzi a consiglio).
 PARPAGNACCO
 (Che faccio?)
 BELLAVITA
                            (A che m’appiglio?)
 PARPAGNACCO
570Conte!
 BELLAVITA
                Marchese!
 PARPAGNACCO
                                      Che facciamo noi?
 BELLAVITA
 Cosa pensate voi?
 PARPAGNACCO
 Penso che si può amare in compagnia.
 BELLAVITA
 Penso al diavol mandar la gelosia.
 MADAMA
 (Eccogli già cangiati;
575affé ci son cascati).
 PARPAGNACCO
 Andate da madama...
 BELLAVITA
 E ditele in mio nome...
 PARPAGNACCO
 Che d’amarla con altri io mi contento.
 BELLAVITA
 Pur che non lasci me, ne ami anche cento.
 MADAMA
580Bravi, cusì me piaxe,
 star da buoni compagni. Za la donna
 gh’ha el cor come i meloni,
 una fetta per un contenta tutti;
 cari i me cari putti,
585chi crede d’esser solo se ne mente,
 che le donne d’un sol non xe contente.
 PARPAGNACCO
 Dunque andiam da madama.
 MADAMA
 No no, aspettela qua,
 che za la vegnerà.
590Lassé che vaga mi dalla parona
 a portarghe sta niova così bona.
 
    Sieu tanto benedetti,
 o cari sti gobbetti,
 staremo allegramente
595in pace tra de nu;
 
    caro quel muso,
 caro colù.
 
    Via che la vaga;
 de chi è sti mondi?
600Tutti xe nostri,
 tutto è per nu.
 
    Caro quel gobbo,
 caro colù.
 
 SCENA VI
 
 PARPAGNACCO, BELLAVITA e poi madama VEZZOSA vestita come in principio, servita di braccio da MACACCO
 
 PARPAGNACCO
 Dunque sarem d’accordo,
605dunque anderemo insieme
 alla conversazion?
 BELLAVITA
                                    Sì, non mi preme;
 venite da madama,
 venga il terzo ed il quarto ed anco il quinto;
 so che il merito mio sarà distinto.
 PARPAGNACCO
610Sapete, signor conte,
 perché una tal risposta
 diedi alla cameriera?
 Perché la mia maniera,
 il mio garbo, il mio tratto
615darà a voi, darà a tutti scaccomatto.
 Ma vien madama.
 BELLAVITA
                                    Non ci vegga irati.
 PARPAGNACCO
 Lo sdegno sospendiam.
 BELLAVITA
                                             Cessino le onte.
 PARPAGNACCO
 V’abbraccio, amico.
 BELLAVITA
                                       Ed io vi bacio in fronte.
 MADAMA
 Bravi, così mi piace,
620amici in buona pace.
 PARPAGNACCO
 Madama, son per voi.
 BELLAVITA
 Son qui, son tutto vostro.
 MADAMA
 Aggradisco d’ognun le grazie sue;
 ma vi voglio d’accordo tutti due.
 PARPAGNACCO
625Io per me son contento.
 BELLAVITA
 Di farlo io non mi pento.
 MACACCO
 Ed io non sche... scherzo,
 se sie... sie... siete due, fa... farò il terzo.
 MADAMA
 Caro il mio Parpagnacco,
630contin grazioso, amabile Macacco,
 venite tutti tre,
 che male già non v’è,
 mentre c’insegna l’odierna moda
 che il galantuom lasci godere e goda.
 PARPAGNACCO
635Io per vostro riguardo il tutto accordo.
 BELLAVITA
 Io sarò, se volete, e cieco e sordo.
 MACACCO
 Ed per farvi piacere,
 vi farò anch’io da ca... ca... candelliere.
 MADAMA
 Andiamo dunque uniti
640a cantare e a ballare;
 e per divertimento
 venga ognuno a suonar qualche stromento. (Parte)
 PARPAGNACCO
 Sì, vengo e suonerò
 con madama gentil quanto potrò. (Parte)
 BELLAVITA
645Corpo di Bacco, anche io
 voglio suonar collo strumento mio. (Parte)
 MACACCO
 Ed io, perché non sono mer... merlotto
 voglio suonar il ci... ci... ciffolotto. (Parte. Esce Parpagnacco con chitarra, Bellavita con violoncello al collo, Macacco con un flauto e madama con un cembalo)
 PARPAGNACCO
 
    Oh, bella cosa ch’è
650l’amar e non temer!
 Oh, che felice amor
 in buona società!
 
 BELLAVITA
 
    Che bell’amar così
 senza tormento al cor!
655Oh che felice amor!
 Che gusto ognor mi dà!
 
 MACACCO
 
    Ca... ca... caro amor!
 Bel... bella libertà!
 Do... donne di buon cor
660fa... fate la carità.
 
 MADAMA
 
    Chi vuole amar con me
 contento ognor sarà;
 ma pensi ognun per sé,
 che io voglio libertà.
 
 A QUATTRO
 
665   Viva l’amore, viva il bon core,
 viva l’amarsi con libertà.
 
 PARPAGNACCO
 
    Senti, senti il chitarino,
 dice: «E viva amor bambino».
 
 BELLAVITA
 
 Senti, senti il violoncello,
670dice: «E viva il viso bello».
 
 MACACCO
 
 Se... se... senti il ciuffolotto,
 dice: «E viva un bel visotto».
 
 MADAMA
 
 Ecco il cembal, senti senti,
 dice: «E viva i tre contenti».
 
 A QUATTRO
 
675   Viva, viva l’allegria,
 bell’amarsi in compagnia!
 Che piacer al cor mi dà
 questa cara libertà!
 
 Fine dell’atto secondo